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I 12 Registri sono collocati 10 in una fila orizzontale sopra al leggio e 2, in colonna verticale,   A Roma fin dal ‘500 vi erano centinaia di questi strumenti, con i quali era uso, nel ‘600,
      sul lato destro della Tastiera nel modo che segue:                          ‘700 e ‘800, eseguire musica policorale: si ricordano grandi eventi con 12 Cori e 12 Organi,
                                                                                  con 10 Organi, 10 orchestre e altrettanti cori, 8 Cori e 8 Organi. Durante la Quaresima le
      Principale – Ripieno (XXII-XXVI-XXIX) – Vigesima Sesta – Vigesima Seconda – Decima N[ona]   maggiori Chiese affittavano tali strumenti per esecuzioni a 2-4 e più cori con effetti stereo
      – Quinta Decima – Flauto in Va – Ottava – Voce Umana – Flauto ottava Bassa (Flauto 8’)   e quadrifonici sorprendenti e avvolgenti da tutti i lati.

      Tiratutti – [Zampogna in Do]                                                Lo  Stato  Italiano  tutela  questi  oggetti  d’arte  come  Beni  Culturali  con  il  Decreto
                                                                                  Legislativo  22  gennaio  2004,  n.  42  -  Codice  dei  beni  culturali  –  ex  legge  1089/39.  Gli
      La composizione fonica potrebbe essere quella di un medio-grande Organo Italiano da   Organi appartengono al patrimonio culturale come oggetti di interesse multidisciplinare
      muro, come quelli che Verle costruì per S. Maria Maddalena, Roma (1735), Otricoli, TR (1748),   artistico, storico, come testimonianze aventi valore di civiltà. La legge stabilisce che sono
      Leonessa, RI (1759), S. Maria in Via, Roma (1768), SS. Vincenzo e Anastasio, Roma (1776),   beni culturali le cose immobili e mobili appartenenti allo Stato, alle regioni, agli altri enti
      Montefiascone, VT (1777). Tuttavia questi Positivi sono assolutamente compatti.   pubblici territoriali, nonché ad ogni altro ente ed istituto pubblico e a persone giuridiche
                                                                                  private senza fine di lucro, ivi compresi gli enti ecclesiastici civilmente riconosciuti, che
      Il Verlè, “Germanus”, “Natione Tirolensis”, si pone nel solco della tradizione degli Organi   presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico.
      Positivi romani, “fecit Romae”, rinvigorendola e interpretandola in modo personale: egli
      conciliò la limpida compattezza e la gravità della scuola romana con il suo corista a 392   La legge è del 2004: nel corso degli anni la tutela e le forme del restauro si sono precisate,
      Hz, con la suggestione dei colori del suo Tirolo, col suo Flauto all’Ottava Bassa (altrove   quindi  sarebbe  opportuno  un  intervento  dopo  circa  40  anni  che  per  la  prima  volta
      Secondo Principale), che ricorda il germanico Gedackt.                      curasse principalmente il “suono”, ripristinando il corista romano antico, al fine di ricreare
                                                                                  l’Armonia per cui questi gioielli erano famosi.
      Verle è così riuscito a creare dei preziosi oggetti d’arte: la lavorazione è estremamente
      precisa  e  accurata,  la  composizione  fonica  è  completa;  la  sonorità  vivace,  argentina  e   La registrazione del CD eseguita nei giorni 13 e 14 settembre 2014 è già un inizio di tutela e
      piena; il temperamento “inequabile”, l’intonazione a piena aria, l’armonia gradevolissima   valorizzazione dell’opera del Verle: il Tirolese di Roma. Di questo si ringrazia.
      e straordinaria. I suoi Organi sono dunque oggetti d’arte di singolare pregio storico ed
      estetico per la qualità sonora irreperibile nei grandi strumenti, specialmente moderni a                                           Prof. Quintilio Palozzi
      temperamento “equabile”.                                                                                           Ispettore onorario del Ministero dei Beni Culturali
                                                                                                           per la tutela degli Organi Storici presso le Soprintendenze di Roma e Lazio
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